Dove le parole prendono vita

Conosciamo Ruth

Ciao Ruth, benvenuta su NeroGroviglio.

Prima di tutto ti andrebbe di raccontarci un po’ chi sei nel privato, prima di essere una scrittrice? 

Sono una mamma di due ragazzi e sono un’insegnante della scuola dell’infanzia e primaria. In entrambi i casi è un essere e non un fare perché questi due ruoli fanno parte di quello che sono. Per il resto sono una persona tendenzialmente allegra, propositiva, sincera (fin troppo) e ottimista, ma anche ambiziosa e determinata. 

Qual è stata l’ispirazione che ti ha spinto a diventare scrittrice. 

Da che ne ho memoria ho sempre amato leggere e scrivere. Da ragazzina scrivevo qualsiasi cosa: lettere, diari, racconti fantastici. L’input iniziale l’ho avuto alle scuole medie, il mio professore di italiano ci dava spesso esercizi di scrittura creativa, dai sonetti ai racconti di avventura. Erano compiti che facevo sempre con passione e ho notato che anche lui apprezzava i miei scritti, così ho continuato nel corso degli anni ad allietare gli amici con racconti di cui loro erano i protagonisti. Ma non ho mai pubblicato nulla fino al 2018, quando dopo aver finito un romanzo mi sono detta, ma sì proviamoci

Quali invece sono state le tue influenze letterarie? 

Purtroppo a questa domanda dovrò rispondere in modo forse un po’ banale e scontato. Ho attraversato varie fasi nel mio percorso di lettrice e posso dire che sono stata influenzata inizialmente dai libri di avventura di Conrad, per poi passare ai libri gialli di Agatha Christie della quale posseggo tutta la collezione. Negli ultimi anni posso dire che l’influenza maggiore l’ho ricevuta dai romanzi della Austen. 

Qual è il tuo processo creativo quando scrivi qualcosa di nuovo?  

Il mio approccio creativo è del tutto spontaneo e istantaneo. Non amo pianificare, anche se questo a volte comporta delle difficoltà. Solo quando il libro è a metà elaborazione aggiusto il tiro e sistemo, proprio come farebbe uno scultore con la sua opera, il quale prima dà una forma iniziale al manufatto e poi definisce tutti i dettagli. 

Ti va di parlarci dei tuoi libri?

I miei due romanzi (Anime oltre le soglie del tempo, Profumo d’ambra)sono storie che hanno come filo conduttore una storia d’amore, ma una storia d’amore un po’ particolare. Parlo di vite precedenti e di reincarnazione, sicuramente il tutto è romanzato ma basato su come realmente alcuni psicoterapeuti usano l’ipnosi per far rivedere le proprie vite passate ai pazienti. Nei miei due libri (uno è lo spin off dell’altro) faccio riferimento a pezzi della storia passata internazionale, quindi per definirli si potrebbero riassumere nella frase: l’amore attraverso i secoli.

Dopo questi due romanzi ho pubblicato Alfabeto d’amore, un libro di racconti, anche qui il tema dell’amore fa da padrone. Sono venti storie brevi a finale aperto, pezzi di storia di ognuno di noi, semplici ma al tempo stesso unici.

Come scegli i temi e i personaggi dei tuoi scritti? 

Si scrive sempre di ciò che si conosce ed io ho sempre seguito questo consiglio. Credo che tutti gli scrittori siano colpiti da una persona, un luogo o una situazione, di cui sentono il bisogno di scrivere. I personaggi sono ispirati a persone vere da cui traggo ispirazione, anche se dopo qualche pagina mi accorgo che gli stessi hanno preso vita propria e non seguono più il modello iniziale. È una sensazione unica e molto difficile da spiegare.  

C’è un messaggio o un tema principale che cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?  

Il mio animo super romantico e ottimista difficilmente mi porta a scrivere d’altro che non dell’amore. Credo fermamente che sia ancora il motore del mondo, nonostante la società in cui viviamo spesso ce lo fa dimenticare. Mi piace pensare che attraverso le mie opere le persone possano sognare ma anche abbandonarsi ad un sentimento di speranza. Tutto accade per una ragione.

Qual è il rapporto con i tuoi lettori?

Mi piace sapere cosa pensano i miei lettori e i loro feedback spesso mi hanno dato la forza e la volontà per continuare a scrivere e per migliorarmi. 

Qual è stato il momento più significativo della tua carriera di scrittrice?  

Posso dirti qual è stato il momento che più mi ha emozionato. Due estati fa ho partecipato ad una presentazione dei miei romanzi alla Biblioteca comunale della zona dove abito. Una vera e propria intervista in una location all’aperto e suggestiva, insieme ad altri scrittori locali. È stata davvero una bellissima esperienza.

Mentre invece in generale mi sento molto soddisfatta quando mi accorgo che i lettori che mi seguono comprano un libro appena uscito, a scatola chiusa, solo perché hanno stima di me.

Come riesci a far combaciare il tuo tempo tra la scrittura e gli altri aspetti della tua vita quotidiana?  

Questo è un punto dolente, perché in realtà faccio molta fatica. Infatti riesco a dedicare più tempo alla scrittura d’estate, quando non ho impegni lavorativi e anche gli impegni famigliari sono più distesi.

Hai qualche rituale o abitudine particolare che segui prima di metterti a scrivere?  

In realtà no. Molto importante però è il posto dove scrivo, mi piace scrivere all’aria aperta perché la mia mente riesce a lavorare meglio.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri come scrittrice?  

Mi piacerebbe partecipare ad un seminario per scrittori, un week end in una location dove si possono esplorare nuove tecniche creative e confrontarsi con altre persone. 

Più in generale mi piacerebbe riuscire a scrivere tutti i libri che ho chiari nella mia testa, ma che per vari motivi non sono ancora riuscita a mettere su carta.

Perché i lettori dovrebbero leggere i tuoi libri?  

I lettori dovrebbero leggere i miei libri se vogliono delle storie che li portano al di là del tempo e dello spazio, se credono nell’amore o se cercano dei motivi per crederci. Nonostante si pensi che siano argomenti prettamente di interesse femminile, devo dire che gli uomini che li hanno letti hanno apprezzato anche altri aspetti dei miei romanzi, come il credere all’esistenza dell’anima e i dettagli storici che vi si trovano.

Chi è il tuo autore o autrice preferita?  

Sebbene non abbia un autore o autrice preferita, ci sono degli scrittori che amo leggere, che trovo di grande talento e che sono sempre fonte di ispirazione. Tra questi posso farti i nomi di Alice Basso, Dinah Jefferies e Alafair Burke.

Qual è il tuo libro preferito? 

Il mio libro preferito è Jane Eyre della Brönte.

Grazie Ruth per essere stata con noi. Buona vita.

Grazie a voi per questa possibilità. E’ stato un vero piacere

1 commento

  1. Mariangela

    Ruth è un’Amica… ma proprio per questo la sincerità è dovuta, e non posso che aggiungere un’ottima scrittrice. Leggete i suoi libri… leggete sempre.

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