Ciao Giovanna, benvenuta su NeroGroviglio.

Prima di tutto ti andrebbe di raccontarci un pochi sei nel privato, prima di essere una scrittrice? 

Sono Giovanna Santangelo, ho 58 anni, sono mamma di tre figlie  e nonna di altrettanti nipotini. Sono sempre stata uno spirito libero sin da ragazzina. Sono un insegnante, ma non professo negli istituti statali, per scelta… Non riesco a sottostare a regole che non condivido e ad imposizioni, quindi il mio insegnamento l’ho messo a disposizione di bambini speciali, in forma privata. Sono impegnata nel sociale, verso i più deboli e i  disagiati.  Sono stata impegnata in prima linea per i corridoi umanitari per l’Ucraina durante l’emergenza guerra e emergenza COVID.  Se posso tendo sempre le braccia verso chi ha bisogno di aiuto.  Oltre a scrivere, mi dedico a lavori di creazioni decorative: lavoro il legno,  la stoffa, ceramiche fredde.   Sono una sognatrice e non smetto mai di inseguire i miei sogni.

Qual è stata lispirazione che ti ha spinto a diventare scrittrice?

La mia ispirazione per la scrittura, ha un origine molto antica. 

Scrivo da sempre, amante dei poeti e scrittore classici.  Il mio primo regalo a richiesta per una befana, risale ai miei 8 anni, chiesi:  una penna stilografica ed un diario segreto, di li è iniziata la mia passione. Mi ispirava tutto ciò che era bellezza: un tramonto, una foglia ingiallita, una mano rugosa, un sospiro di un innamorato. Tutte le bellezze del creato.

Quali invece sono state le tue influenze letterarie? 

Come dicevo poc’anzi, le mie influenze letterarie sono state senz’altro le letture dei classici italiani. Quindi la vera Consapevolezza della mia passione l’ho riscontrata quando ho avuto a che fare con Leopardi, Manzoni, Carducci, Oscar Wilde, Shakespeare, Ernest  Hemingway. 

Qual è il tuo processo creativo quando scrivi qualcosa di nuovo?  

Direi che ogni qual volta  intraprendo un percorso creativo per quanto riguarda la scrittura, è sempre dovuto al momento che attraverso. Basta poco per far scattare quel meccanismo di creatività che è in me. Qualsiasi piccola sensazione o emozione è motivo di versi, che nascono da un profondo desiderio di manifestare i miei sentimenti più reconditi. 

Ti va di parlarci dei tuoi libri?

Ho pubblicato una prima silloge: quel tappeto di spine su petali di rose scarlatte. Direi che questa è stata una rivalsa di tutta una vita, il desiderio di gridare forte il senso di libertà. La giustizia su tanti soprusi che si consumano nei riguardi della donna. 

Ho pubblicato vari quaderni poetici: 

In cerca dell’ aurora. 

Una carezza all’anima.

L’ultimo frammento di cuore.

La tessitrice di sogni.

Mille frammenti di  arcobaleno. 

Sono tutte liriche che  raggiungono una maturità poetica  nell’arco di un tempo ben definito.

Come scegli i temi e i personaggi dei tuoi scritti? 

I temi e i personaggi delle mie poesie, possono essere reali o di fantasia. Come tutti i poeti che si rispettino, la fantasia è intrisa tra la verità e la realtà. Il dolore può divenire un capolavoro e una gioia può mascherare sempre un velo di tristezza. I poeti sono esseri difficili da definire, sono abbastanza enigmatici,  raccontano quasi sempre di loro ma sanno  mascherare nel loro raccontare, rendendo impersonale, o eterea  anche una semplice lacrima.

C’è un messaggio o un tema principale che cerchi di trasmettere attraverso le tue opere?  

Il messaggio  che mi piace trasmettere attraverso le mie opere è quello universale, quello che dovrebbe essere comprensibile da tutti che è l’amore. In quanto al tema, non esiste per un poeta un tema principale, in quanto esso spazia con la mente e con la fantasia su tutte le cose che vanno dal reale al surreale. Il poeta è un essere divino, può trovarsi qui e ora ma può volare oltre e dovunque. 

Qual è il rapporto con i tuoi lettori?

Posso notare attraverso  le pubblicazioni  cartacee o pubblicazioni sui social, che  le mie scritture sono molto apprezzate. Ho molti fans che mi seguono e mi leggono con grande piacere. Molti i messaggi  di apprezzamento e i più significativo, sono quelli quando mi lasciano scritto: ma in quei versi sono io! Mi rivedo, come fai a leggere negli animi di tutti? Quindi di li la  certezza che le mie  opere fanno centro nel cuore di chi mi legge. 

Qual è stato il momento più significativo della tua carriera di scrittrice?  

Il momento più significativo della mia carriera è quando ho voluto con tutta l’anima, mettere in gioco la mia esperienza e confrontarmi con altri scritti, organizzando dei premi culturali letterari, dando la facoltà di espressione a tanti artisti. Sono organizzatrice e presidentessa di due grandi premi letterari: 

La torre in versi già alla sua seconda edizione e l’abete si veste d’amore, che si è svolto poco prima di natale, portanti sul palco poeti e scrittore  giovanissimi dai 13 ai 20 anni.

Come riesci a far combaciare il tuo tempo tra la scrittura e gli altri aspetti della tua vita quotidiana?  

I miei tempi non sono determinati da un periodo da dedicare alla scrittura. Durante la giornata lavoro con tanti ragazzi, ma non nego che quando arriva l’ispirazione, anche se sono impegnata, non perdo tempo ad appuntare a scrivere o ad isolarmi per quel breve lasso di tempo, affinché la mia ispirazione non trovi  terreno fertile. Il mio tempo però di produttività è la notte. La notte è il tempo ideale, per me e credo per tutti i poeti, il ritrovarsi in un universo a parte, in un posto affollato solo da anime sensibili. 

Hai qualche rituale o abitudine particolare che segui prima di metterti a scrivere?  

Quando voglio scrivere soprattutto la sera, mi accendo qualche candela, mi piace stare in penombra e mi accompagno con una tazza di tisana.

Questo forse concilia la scrittura, mi sento ovattata, coccolata , accarezzata dalla poesia. 

Quali sono i tuoi obiettivi futuri come scrittrice?  

I miei obiettivi all’orizzonte, sono tanti e vorrei vederli realizzati tutti con successo. Ma vado cauta e con immensa consapevolezza che bisogna ponderare e riflettere sui progetti, per fare si che si realizzino nel modo più significativo e importante possibile. Avrei in mente la realizzazione di una prossima pubblicazione di  una silloge. La progettazione di una prossima fondazione, di un centro culturale letterario e una prossima realizzazione di un progetto già in atto, la fondazione di un associazione culturale. 

Perché i lettori dovrebbero leggere i tuoi libri?  

I lettori non devono leggere i miei libri, io non obbligo nessuno, ma sono certa che se i lettori sfogliano un mio libro, il rapimento è totale. Nelle mie liriche  incontrano se stessi, quindi da lettori divengono protagonisti.

Chi è il tuo autore o autrice preferita?  

Il mio autore preferito è Gabriel Garcia Marquez e  la grande Alda Merini

Qual è il tuo libro preferito? 

I miei libri preferiti  sono tanti,oltre ai classici e intramontabili, uno in particolare  che mi ha dato tanto e mi ha fatto riflettere sulla condizione delle donne è stato: Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estes.

Grazie Giovanna per essere stata con noi. Buona vita